Quando la Coca-Cola Hellenic Bottling SA, il secondo più grande imbottigliatore Coca-Cola al mondo, lascerà la Borsa di Atene per andare a Londra il prossimo anno, renderà il mercato greco più piccolo di quello del Vietnam.
La partenza della società ridurrà il valore di azioni quotate ad Atene tra i 31 miliardi e i 39,2 miliardi dollari, secondo i dati compilati da Bloomberg. Il Vietnam ha un valore di 35,2 miliardi dollari. La borsa di Atene è già la più piccola tra i 24 mercati sviluppati monitorati da Bloomberg. In sostanza la Borsa di Atene rischia di retrocedere a mercato emergente.
La Coca-Cola HBC, la più grande società greca per valore di mercato, è in fuga dall'epicentro della crisi del debito sovrano europeo. Il mercato greco ha perso l'86 per cento del suo valore rispetto al picco di 273 miliardi dollari nel mese di novembre 2007 quando l'aumento dei tassi sugli oneri finanziari costrinse il governo Papandreou ad accettare due salvataggi dall'Unione europea e Fmi. L'economia è impantanata nel quinto anno consecutivo di recessione, e le previsioni degli analisti raccolte da Bloomberg prevedono un'ulteriore contrazione nel 2013 e 2014. Dopo i downgrading di Standard and Poor's e Moody. Moody Investors Service ha declassato Coca-Cola HBC a Baa1 da A3 il 15 giugno, citando l'economia e la preoccupazione per il potenziale impatto da turbolenze finanziarie in Grecia. Il taglio di Standard & Poor del rating del debito della società a BBB + da A è avvenuto il 7 giugno.
Così la filiale greca del gigante americano ha deciso di trasferirsi in Svizzera e alla Borsa di Londra. La Coca Cola HBC è presente in 28 paesi di tre continenti e impiega più di 40.000 persone, generando vendite relative all'anno scorso di 6,9 miliardi di euro. Il 95 per cento della sua attività e gli azionisti sono al di fuori della Grecia. Un brutto segnale per il governo Samaras.