Bulgaria, migliora la situazione dopo la corsa agli sportelli bancari

Grazie all’intervento del governo la paura di una crisi bancaria per i cittadini e i risparmiatori bulgari sembra archiviata. Lunedì mattina i risparmiatori avevano preso d’assalto gli sportelli della Firs Investmen bank (FIB), la terza banca nel paese, per ritirare in tutta fretta i risparmi. La paura era che potese scatenarsi un nuova crisi come quella del 1996/97, quando fallirono ben 14 istituti. La Banca centrale bulgara (BNB) ha denunciato tentativi di destabilizzare il sistema con la divulgazione, via internet e sms anonimi, di notizie secondo le quali la FIB verserebbe in gravi difficoltà finanziarie. Una settimana fa, una situazione analoga, si era registrata con un’altra banca, la Corporate commercial bank.
Alla fine ieri la Commissione europea ha approvato la richiesta della Bulgaria per un’estensione di una nuova linea di credito, pari a 3,3 miliardi di levs (1,7 miliardi di euro), per aiutare le banche del paese, a superare l’attacco speculativo. Le autorità hanno già indagato sette persone per aggiottaggio.
Ma se alcuni istituti hanno problemi per altri tra cui UniCredit nascono occasioni. In Bulgaria, la banca italiana UniCredit «è messa particolarmente bene. Siamo lunghissimi di capitale. La nostra banca va bene e macina utili». Lo ha detto lunedì 30 giungo Paolo Fiorentino, vice-direttore generale di UniCredit, commentando gli sviluppi in Bulgaria dove, di recente, problemi di liquidità nella CorpBank, terza banca del Paese, ha costretto la Banca centrale ad assumere il controllo dell’istituto, messo in difficoltà da una corsa agli sportelli dei risparmiatori. UniCredit controlla il primo istituto del Paese. In Bulgaria, ha spiegato Fiorentino, «c’è stato un problema specifico di una banca e lì c’è stato un pò di panico» ma noi «prendiamo quote di mercato, abbiamo una banca solida e un capitale elevato. È un mercato al quale guardiamo con grande fiducia».