Premessa. Questa non è una kafkiana storia di ordinaria follia burocratica ma di buona amministrazione fiscale. Rara avis dicevano i latini, e forse proprio per questa fa notizia. Sono a Belluno, nel cuore del Parco delle Dolomiti nominate dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Paesaggi stupendi e incontaminati, prodotti naturali come il miele e formaggi tipici, slow food e sapori antichi della tradizione ma il fisco nazionale ha le sue dure leggi anche in questi luoghi fantastici che attraggono valanghe di turisti ogni anno.
Ho bisogno di due informazioni fiscali: una dal dipartimento del Territorio e l’altra da quello delle Entrate. Mi reco al primo ufficio e in 10 minuti (dieci minuti di orologio) ottengo una visura catastale. Una speedy-visura con la quale vado all’Intendenza di finanza dove ho bisogno di un’informazione relativa ai fabbricati e dichirazione dei redditi al dipartimento delle Entrate. Prendo un biglietto per prenotare l’ufficio competente e in 10 minuti (dieci minuti di orologio) entro in ufficio, ampio, ordinato e luminoso. Mi accomodo su una comoda sedia e ottengo risposte chiare e precise in una manciata di minuti. Ringrazio il funzionario e ottengo come risposta che lei si sente al servizio del contribuente, non viceversa. Una rivoluzione copernicana! Poi prima di salutarci mi complimento per l’efficienza e la cortesia e mi presento anche nella mia veste professionale: a quel punto il funzionario anch’esso si presenta in un’altra veste: oltre che dipendente del dipartimento delle Entrate è sindaco di Alleghe, meravigliosa località turistica ai piedi del Monte Civetta e sede di una famosa squadra di hockey su ghiaccio, poco distante dal capoluogo di provincia. Bella sorpresa: un sindaco, Gloria Pianezze, servitore fiscale del contribuente. Una bella storia di ordinaria buona amministrazione tributaria tra le Dolomiti. Proposta al ministro competente: perché non mandare questa estate frotte di funzionari fiscali di altre regioni a far uno stage di aggiornamento a Belluno su come far rispettare le leggi senza vessare il contribuente? La millenaria tradizione ammnistrativa della Serenissima Repubblica di Venezia può essere un esempio a molti moderni funzionari. Dura lex sed lex, dicevano gli antichi. Ma senza vessare.