La crisi dei paesi del sud Europa contagia la Francia che perde la tripla A

 

Tutta colpa del precedente presidente Nicolas Sarkozy ha commentato a caldo il ministro dell'Economia Pierre Moscovici, attribuendo così le responsabilità del downgrade della Francia al precedente governo. La decisione di Moody's di tagliare il rating della Francia e di mantenere l'outlook negativo non giunge inaspettata per i mercati e gli osservatori e riflette l'influenza negativa sulle prospettive di crescita di lungo termine di diverse sfide strutturali, "inclusa la graduale perdita di competitività e le rigidità del mercato del lavoro e dei servizi" afferma Moody's in una nota, sottolineando che le prospettive fiscali della Francia sono "incerte in seguito al deterioramento delle prospettive economiche". A questo si aggiunge il fatto che la "prevedibilità della resistenza della Francia a futuri shock dell'area euro è diminuita": "l'esposizione della Francia ai paesi periferici dell'Europa e sproporzionatamente grande", conclude l'agenzia di rating.

La Francia infatti è molto esposta con il suo export con i paesi del Mediterraneo suoi mercati di sbocco e due fra le maggiori banche francesi, Crédit Agricole e Société Générale hanno perso parecchi soldi nella vendita delle rispettive filiali greche. Inoltre da troppo tempo Parigi perde gradualmente competitività senza mai avere la forza politica di mettere mano a riforme strutturali impopolari ma necessarie per tenere il passo con la Germania. Anzi il nuovo presidente socialista François Hollande si è mosso con troppa cautela cercando di evitare di dare lo scossone di cui il Paese ha bisogno per riprendersi da quel torpore che da anni lo vede declinare dolcemente ma inesorabilmente.

Troppi veti incrociati, troppe false credenze di essere diversi e fuori pericolo. In Eurolandia chi si ferma arretra e viene punito dai mercati. Ora, forse, tutti si renderanno conto che non c'è più tempo da perdere per salvare la Grecia in modo definitivo altrimenti il contagio si estenderà ai paesi core di Eurolandia. E allora sarà troppo tardi.La campana del downgrading suona anche per chi la tripla A la mantiene ma non si sa ancora per quanto perché come diceva il poeta in Eurolandia nessun paese è un' isola.