La Banca centrale albanese cerca un nuovo governatore dopo lo scandalo che ha cacciato clamorosamente il precedente numero uno dell’istituto centrale. Ma l’esecutivo di centro sinistra in carica a Tirana lo vuole di alto profilo, con un curriculun internazionale inappuntabile e che possa essere all’altezza della situazione. Il problema è che la proposta del nuovo nome da sottoporre al governo compete al presidente della Repubblica Bujar Nishani, esponente di centro destra e al momento è stallo tra i due politici.
La caccia al nuovo govertore avviene dopo che gli organi di vigilanza dell’istituto, che ha la vecchia sede proprio sulla piazza centrale di Tirana, davanti all’Opera, e poco distante dal governo e parlamento, ha deciso a settembre di proporre ai deputati la rimozione dall’incarico del governatore allora in carica Ardian Fullani. La sofferta decisione è giunta però solo dopo che il governatore era stato arrestato con la pesante accusa di “abuso d’ufficio”, dopo la scoperta di un clamoroso furto nel dipartimento del Tesoro di una cifra di 5,2 milioni di euro da parte di un funzionario dell’istituto centrale stesso.
A quel punto il Parlamento di Tirana non poteva che decide per la rimozione del governatore. In attesa di trovare un sostituto della banca centrale del “paese delle Aquile”, le funzioni della carica ad interim sono passate al suo vice, Elisabeta Gjoni. Ma era una decisione solo transitoria.
Il premier Edi Rama, nei giorni seguenti allo scandalo aveva fatto sapere di aver avuto numerosi contatti con esperti albanesi ed internazionali, e di aver avuto colloqui sul grave episodio con una missione del Fondo monetario internazionale che si trovava all’epoca a Tirana in vista di un intesa di assistenza al Paese balcanico. Il premier Rama è deciso a trovare un governatore all’altezza della situazione che rassicuri gli investitori e la comunità internazionale in vista dell’avvicinamento all’Europa.
Se c’è qualche studioso di economia albanese all’estero si faccia avanti, l’occasione è ghiotta.
Il mercato bancario albanese vede la presenza della banca turca BKT in prima posizione nel primo semestre dell’anno, seguita dall’austriaca Raiffeisen, da IntesaSanpaolo, dalla Credins Bank, istituto locale e da Veneto Banka, del gruppo Veneto Banca. Le due banche italiane sono molto attive in Albania e Veneto Banka, sotto la direzione di Daniele Scavaortz, da sette mesi alla guida della filiale albanese, ha appena ristrutturato la sua sede principale nel centro di Tirana a pochi passi dalla sede del governo e del Parlamento.