Le banche greche hanno appena ottenuto dalla Bce, dopo l’accordo sui prestiti con l’eurogruppo e governo Tsipras, di poter tornare a portare i bond governativi greci come collaterali per le operazioni di finanziamento normali. Un segnale positivo per le banche greche che si associa all’apertura del centro culturale Stravos Niarchos ad Atene. Alla presenza dell’architetto Renzo Piano, di Pietro Salini, amministratore delegato Salini Impregilo, e di Andreas Dracopoulos, Co-President Stavros Niarchos Foundation, è stato inaugurato oggi lo Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, realizzato da Salini Impregilo, leader di una joint venture di cui è partner anche la società greca Terna, e finanziato con uno stanziamento di 596 milioni di euro dalla Fondazione Stavros Niarchos. «Il Centro Culturale rappresenta per noi un sogno che diventa realtà, la possibilità di realizzare un progetto visionario di Renzo Piano che molti avevano ritenuto impossibile, coniugando la tecnica con l’arte per portare a termine un’opera che resterà per le attuali e future generazioni», ha dichiarato Salini visitando il Centro insieme a Piano. «Un’occasione – ha aggiunto Salini – per celebrare non solo la concretizzazione di un progetto all’avanguardia, di cui siamo orgogliosi di fare parte, ma anche il successo di un piano di riqualificazione urbana basato sull’idea che le grandi opere possono essere volano di uno sviluppo economico e sociale».
L’evento – riporta l’agenzia Kronos – apre la kermesse Metamorphosis, una quattro giorni di incontri, performance artistiche e culturali, visite guidate all’interno del sito. Alle oltre 70mila persone attese saranno mostrati i segreti dello Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, un’opera unica al mondo nel suo genere, e destinata ad ospitare al suo interno la Biblioteca Nazionale con oltre 2 milioni di volumi e l’Opera Nazionale Greca. Sorto sui terreni del vecchio ippodromo di Atene, nel quartiere Kallithea, di fronte al mare, il Centro si sviluppa lungo una collina artificiale sormontata da un parco panoramico di 170.000 metri con 1.500 alberi e 200.000 arbusti arrivati da tutta Europa. Ma la grande innovazione del Centro è la sua capacità di coniugare l’arte con l’eccellenza della tecnica. Uno degli esempi più evidenti di questo connubio è il Canopy, un guscio sospeso di 10.000 metri quadri che sovrasta il Centro e, grazie a una tecnologia sofisticatissima, si muove seguendo la spinta del vento e delle escursioni termiche. La superficie superiore del Canopy è interamente ricoperta di pannelli fotovoltaici, che rendono il Centro indipendente energeticamente.
Una inaugurazione che è anche un auspicio per la ripresa economica del paese mediterraneo che è ancora in recessione da sette anni con un debito al 180% del Pil e una disoccupazione al 27 per cento. Atene è stata l’epicentro della maggiore crisi del debito sovrano e successivamente ha subito l’ondata di migranti che dalle coste turche si riversavano sulle isole greche per poi dirigersi verso la cosiddetta rotta balcanica che portava alla Germania prima che con un accordo con la Turchia quest’ultima venisse chiusa al confine macedone nel villaggio di Idomeni.