Nel giorno in cui la sorte decide che l’Ema vada ad Amsterdam a discapito di Milano e l’Eba vada a Parigi a discapito di Dublino e Francoforte, è interessante vedere come si muove il mercato o meglio uno dei principali banchieri che sa fiutare il mercato. “Goldman Sachs avrà un hub a Francoforte e uno a Parigi dopo la Brexit. ”Ci stiamo avvicinando al momento critico delle decisioni”: Goldman ”non avrà un solo centro, ne avrà due”. Lo ha affermato l’amministratore delegato della banca d’affari americana, Lloyd Blankfein che solitamente bada all’efficienza e alle contenimento delle spese gestionali. ”Avremo più dipendenti nel Continente. Chi vorrà verrà da Londra, gli altri li assumeremo. Immagino che molti americani preferiranno Parigi a Francoforte” ha precisato Blankfein forse pensando al film un americano a Parigi.
Nel settore finanziario europeo, dunque, ci sarà una divisione tra Parigi e Francoforte: nella capitale francese ci sarà l’Eba e a Francoforte la Bce nella sua duplice attività di vigilanza delle banche maggiori e della gestione della politica monetaria dei 19 paesi dell’euro-zona. Se analizziamo attentamente le parole dei Blankfein, che è uno che se ne intende, l’eredità di Londra sarà divisa tra Parigi e Francoforte, cioè tra l’asse franco-tedesco. A Parigi ci sarà l’agenzia bancaria e a Francoforte la Bce con le grandi banche d’affari internazionali che si divideranno equamente tra le due città.
Così mentre Gentiloni parla di “beffa” per l’occasione sfumata il presidente francese Emmanuel Macron è fiero del suo europeismo che gli consente di portare a casa il ghiotto bottino.