Il governo greco di Alexis Tsipras ha una montagna di crediti fiscali arretrati sia da parte delle persone fisiche che delle società per una somma tale con cui potrebbe pagare più della metà del suo enorme debito pubblico. A una condizione: se fosse davvero in grado di recuperare tutti i crediti arretrati. Sfortunatamente però per il governo è improbabile che questa ipotesi possa mai realizzarsi.
Vediamo perché: i dati dell’Autorità indipendente per le entrate pubbliche mostrano arretrati fiscali pari a 182,5 miliardi di euro aggiornati al 10 agosto scorso, secondo una nota inviata dall’Agenzia al Parlamento la scorsa settimana e resa nota dalla agenzia di informazioni AP.
Tuttavia va sottolineato che più di 80 miliardi di euro rappresentano interessi e multe per i ritardi nei pagamenti da parte dei debitori che includono società che sono fallite da decenni e che quindi andrebbero espunte dalla lista dei morosi perché ormai non più titolari di debiti recuperabili.
Gli arretrati fiscali della Grecia rivaleggiano ormai con Il Prodotto interno lordo del paese mediterraneo – stimato dopo la sforbiciata del 25% causato dalle politiche di austerità che hanno fatto crollare consumi e investimenti – a soli 184,7 miliardi di euro quest’anno. Va ricordato che il debito pubblico ellenico vale circa il 180 percento del Pil, cioè 332 miliardi di euro.
Membro della zona euro la Grecia ha ripetutamente aumentato le tasse durante i tre salvataggi internazionali tra il 2010 e l’agosto 2018. Circa 3,7 milioni di greci – circa il 60% del totale – sono in arretrato con i pagamenti delle tasse.
L’1% dei debitori pesa per il 90% delle tasse arretrate
La stragrande maggioranza dei debitori (93,3 per cento) deve importi fino a 10.000 euro ciascuno, mentre solo l’1 per cento dei contribuenti “smemorati” deve il 90 per cento del debito totale verso l’Erario. Questo sempre secondo i dati elaborati dall’autorità indipendente per le entrate pubbliche (e riportati dal quotidiano Kathimerini) che sono stati trasmessi in Parlamento a seguito di una interpellanza rivolta al ministro delle Finanze.
In totale, circa 3,8 milioni di contribuenti e imprese hanno arretrati verso lo stato greco che ammontano a 101,5 miliardi di euro, pendenze che sono aumentate da quando la Grecia ha fatto ricorso ai tre piani di salvataggio che si sono succeduti dal 2010 all’agosto 2018.
I dati indicano che 3,6 milioni di greci devono un massimo di 10.000 euro ciascuno, per un totale di 3,7 miliardi di euro. Circa altre 240.000 persone devono 10.000-100.000 euro, per un totale di 6,6 miliardi di euro, mentre i principali debitori sono una pattuglia ristretta di 41.232 unità, che però pesa per un totale di 91,2 miliardi di euro di debiti verso le casse erariali.
In particolare, circa un terzo degli arretrati dei debitori verso lo stato, circa 33 miliardi di euro, riguarda le multe relative alla tassazione delle società, che hanno avuto sempre una basso tasso di recupero dei crediti. Uno dei motivi di questo basso tasso di riscossione risiede nel fatto che le multe, particolarmente pesanti imposte in passato, hanno portato spesso alla chiusura di numerose imprese.