Turchia, svolta controversa del Parlamento che dà più poteri ai “bekci”

Un nuovo segnale di stretta autoritaria in Turchia viene dall’approvazione in parlamento di una legge molto contestata. La Camera unica di Ankara ha approvato con una maggioranza dei voti del partito filo-islamico Akp di Erdogan e dell’MHP ‎del professor Devlet Bahçeli, il partito nazionalista, una formazione una volta vicino al movimento dei Lupi Grigi, un disegno di legge che accorda ampi poteri ai “bekci”, i “vigilanti di quartiere” che saranno ora dotate di armi da fuoco e di poteri simili a quelli della polizia. Il lavoro dei vigilanti di quartiere, una figura che esiste da decenni in Turchia, consiste nel pattugliare le strade di notte (da cui il soprannome di “aquile della notte” e di segnalare situazioni sospette o attività criminali alle forze dell’ordine, ma ora vengono dotati di poteri molto più ampi. Le opposizioni del CHP, il partito socialdemocratio e laico fondato da Kemal Ataturk, il leader storico della Turchia moderna,  oltre all’HPD, il partito filocurdo e delle minoranze, hanno duramente contestato l’iniziativa, accusando il presidente Recep Tayyip Erdogan di aver istituito “una milizia paramilitare”. In aula, il dibattito tra favorevoli e contrari ha raggiunto toni molto aspri. I contrari vedono nella norma un tentativo del presidente Erdogan di rafforzare i suoi poteri di controllo, a scapito dei diritti civili, un processo che sarebbe iniziato dopo il fallito colpo di stato del luglio 2016. Il Governo si difende parlando di magggiori controlli per migliorare la sicurezza dei cittadini.