Poteva essere più celere l'intervento ma il cartellino giallo alla fine è stato alzato sul difficile e scivoloso terreno dello swap greco. La Consob ha inviato una lettera ad Abi, Assosim, Assoreti e Federcasse affinché forniscano un'accurata informazione alla clientela, in particolare i piccoli risparmiatori retail, sull'offerta di ristrutturazione del debito greco di 206 miliardi di euro che scade il prossimo 8 marzo. Operazioni di scambio per le quali non esiste obbligo di prospetto illustrativo. La Consob richiama l'attenzione degli operatori al rispetto delle regole di condotta previste dalla disciplina in materia di servizi di investimento. Naturalmente si vuole evitare il ripetersi di altri spiacevoli episodi come quelli avvenuti con alcuni bond irlandesi che hanno lasciato l'amaro in bocca a più di un risparmiatore italiano che non era statao avvisato per tempo e aveva perso parte del patrimonio.
In particolare la Consob il 2 marzo 2012 raccomanda a tutti gli intermediari che detengono per conto della clientela strumenti finanziari coinvolti nell'operazione greca, di predisporre le necessarie misure volte a garantire agli investitori un'informativa tempestiva ed adeguata in merito ai termini e alle condizioni dell'offerta, che è tecnicamente molto complessa. Le associazioni destinatarie della missiva – chiede la Commissione – devono quindi contribuire alla più ampia diffusione informativa fornendo, se il caso, alle associate l'eventuale supporto operativo. Speriamo che adesso si faccia opera di informazione affinché i piccoli risparmiatori si sentano tutelati e assistiti davvero. I tempi stringono.