Della serie semplificazioni fallite. Oggi in un mondo globalizzato la validità della carta di identità italiana può essere estesa alla scadenza di cinque anni apponendo un semplice dicitura di estensione mantenendo il vecchio documento con le vecchie foto. In alcuni paesi però, ad esempio Egitto, Svizzera o Croazia, la carta di identità "prolungata" all'italiana senza rinnovo cioè del documento e soprattutto senza le nuove fotografie aggiornate non viene accettata e quindi chiedono il passaporto altrimenti si torna indietro. Sono gli effetti boomerang e non ben meditati di una classica semplificazione all'italiana fatta per non far lavorare troppo i dipendenti pubblici, ma che ha portato al mancato riconoscimento della prassi nazionale a discapito del cittadino italiano che si presenta alla dogana straniera come un cittadino del mondo di serie B. Intollerabile. Ora alcuni municipi fanno comunque il rinnovo delle carta di identità per evitare problemi ai cittadini italiani che per lavoro o turismo si trovano a viaggiare e non vogliono usare il passaporto e la tassa conseguente (unico caso al mondo). Altri comuni invece fanno orecchie da mercanti e non rinnovano il documento (3 fototessera più 3 euro e 40 centesimi di bollo) ma pretendono di fare solo l'estensione quinquennale. Caro ministro competenete non potrebbe dare disposizioni "urbi et orbi" e impartire a tutti i comuni italiani l'obbligo di rinnovare ex novo la carta di identità a chi voglia rinnovarla con nuove fotografie e non avere problemi alla dogana straniera?
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