La protesta diventa violenta in Grecia. Dopo altri attacchi incendiari fatti contro politici, aziende locali ora è la volta delle multinazionali straniere. Oggi si è verificato un attacco incendiario contro la sede della Microsoft, sulla Leoforos Kifissias di Marussi, zona residenziale a nord di Atene dove si sono trasferite molte aziende.
Secondo la testimonianza del guardiano dello stabile, poco prima delle 04:00 locali (le 03:00 in Italia) un'auto è arrivata davanti all'ingresso dell'edificio, ha fatto marcia indietro ed è entrata all'interno degli uffici della Microsoft al piano terra mandando in frantumi una vetrata.
Tre uomini armati sono scesi dalla vettura e, con le pistole spianate, hanno intimato al guardiano di allontanarsi. Quindi, sempre secondo quanto riferito dal testimone, i tre sconosciuti hanno svuotato alcune taniche di benzina sul pavimento e vi hanno appiccato il fuoco. All'interno dell'automobile, ritrovata più tardi dalla polizia, sono stati rinvenuti altri recipienti pieni di sostanze infiammabili e diverse bombolette di gas da campeggio. I danni ammontano a 60mila euro. Ma ciò che più preoccupa è il fatto che l'attacco potrebbe rappresentare l'inizio di una campagna contro le società straniere presenti. Il paese è in una forte crisi economica, al quinto anno di recessione, con una disoccupazione al 22% e con politiche di austerità molto severe volute dai creditori internzionali ma sempre più osteggiate dalla popolazione.