A proposito di controlli contabili dei varie enti pubblici e relative sanzioni abbiamo un modesta proposta per cercare di ridurre gli sprechi di cui sono pieni le cronache di questi giorni: in caso di sforamento del Patto di stabilità da parte di un ente pubblico il legislatore dovrebbe prevedere la messa in cassa integrazione dei dirigenti prima e dei dipendenti dopo, del medesimo ente (comune, provincia o regione) oltre alla responsabilità del politico che ha deciso le spese dissennate. Sono sicuro che in caso di spese inutili, dubbie o senza copertura i vari dirigenti dell'ente in questione e i dipedenti attraverso i loro sindacati di categoria farebbero di tutto per convincere i politici a più miti consigli. Così come i dipendenti privati subiscono la crisi a causa di gestioni sbagliate o avversità del mercato, così i dipendenti pubblici dovrebbero subire, almeno parzialente, le conseguenze dei deficit degli enti in cui lavorano. In questo modo si sentirebbero più partecipi del buon funzionamento dell'ente dove lavorano. E si creerebbe un sano conflitto di interessi interno alla struttura pubblica che potrebbe fare da stimolo al miglioramento dell'efficienza complessiva della medesima.
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