Da quanto tempo un italiano non vince un premio Nobel? Qual è il livello medio di istruzione della classe dirigente del nostro paese, dove un consigliere regionale teorizza addirittura che non serve essere competenti? E quale quello del cosiddetto “italiano medio”? Il responso potrebbe essere impietoso visto il degrado cui assistiamo quotidianamente e di cui film come Reality ci danno prova. La domanda di fondo è: gli italiani sono un popolo di ignoranti? Sono peggiorati negli ultimi venti anni di dominio della tv commerciale più becera? A cominciare nella provocazione intellettuale è stato il ministro del Welfare Elsa Fornero contro il livello di istruzione degli studenti italiani. Secondo la responsabile dello stato sociale, gli studenti italiani non conoscono le lingue straniere e spesso non conoscono neppure l’italiano. La Fornero ha ricordato che i giovani italiani non conoscono i rudimenti dell’aritmetica e della matematica. La pesante presa di posizione del ministro Fornero è giunta il 7 maggio 2012 durante un convegno sull’apprendistato che si stava svolgendo a Torino. Ma non c'è solo il ministro a lanciare il grido di allarme.
Anche l'Ocse ogni anno pubblica statistiche molto preoccupanti dove gli italiani risultano ultimi della classe tra i paesi dell’Unione Europea. La pagella con tanto di classifiche e rendimenti arriva dal rapporto Ocse-Pisa (Programma internazionale di assistenza allo studio) che ha valutato studenti quindicenni appartenenti a 57 paesi in tutto il mondo. L’unico livello scolastico che in Italia si salva è quello della scuola primaria: dopo le elementari c’è il calo profondo. Per non parlare del calo della lettura dei giornali, della vendita di libri, degli ingressi al cinema e al teatro. L'Italia è un paese culturalmente in declino? Se la risposta è affermativa questo spiegherebbe almeno parzialmente il calo del Pil e le nostre difficoltà economiche.