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Air France vuole acquisire Alitalia, una società senza liquidità e in crisi, ma se è tale perché la vuole a tutti i costi visto che nemmeno Air France naviga in acque tranquille? Forse il governo socialista di Parigi, maggior azionista di Air France vuole far diventare la compagnaia pubblica e di bandiera una delle due maggiori compagnie europee e fronteggiare la superiorità di Lufthansa a spese dell'Italia. Se l'operazione andasse in porto per tutti i viaggiatori italiani inizierebbe un calvario che i 20 milioni di passeggeri del Nord Italia già ben conoscono da anni, cioè da quando Alitalia ha scelleratamente abbandonato lo scalo di Malpensa e lasciato cadere la fusione con la KLM olandese.
Se Air France "ghermisce" la preda che punta da anni saranno dolori seri e per andare da Malpensa a, facciamo un esempio a caso, Tel Aviv o il Cairo o dove volete voi, si dovrà prima andare a Francoforte o Monaco (Lufthansa) , Vienna (Austrian Airlines) , Zurigo (Swiss) o Parigi (Air France). E' la logica degli hub che se non lo sei deve perdere tempo e soldi nei negozi per passarci. E' come passare da nazione di serie A a quella di serie B con politici che normalmente si riempiono la bocca con parole come concorrenza nei cieli senza badare al fatto che gli altri paesi europei di pari dimensione nessuno ha abbandonato la propria compagnia di bandiera.
Cosa succederà a un evento importante come l' EXPO 2015 all'aeroporto di Milano? Se lo chiede il sindaco Pisapia? O il nuovo governatore della Lombardia? Cosa faremo in quell'occasione come governo centrale? Chiederemo in punta di piedi ad Air France di fare speciali collegamenti su Milano a discapito di Lione o Parigi? Chiacchiere buone per i merli. Alitalia sotto l'Air France farà da sguattera ai comodi dei francesi. Conterà di più trasportare qualche cassetta di Beaujolais nouveaux che l'EXPO di Milano.Così fa tutti e così sarà per noi.
L'Alitalia non va venduta è ovvio per consentire di fare qualche guadagno ai "patrioti" imprenditori ma acquisita dal Tesoro, ristrutturata sullo stile della Turkish Airlines e dotata di due hubs, Roma e Milano Malpensa: il primo per il turismo e il secondo centrato sui viaggi di affari. Difficile da realizzare? Non penso proprio. L'importante non è l'ideologia liberista o colbertiana che usiamo per risolvere un problema ma che il gatto acchiappi il topo, sia rosso o nero, visto peraltro che alcuni autorevoli opinionisti sostengono che la destra e la sinistra ormai non esistono più. Bene dunque, liberi di usare il sistema migliore ma non di abbassare le armi e diventare terreno di conquista.
Ultima proposta: il prossimo aereo dell'Alitalia lo battezzerei con il nome di Ettore Fieramosca, quello della disfida di Barletta, così da far capire ai francesi l'aria che tira in Italia, favorevole a un'Europa dei popoli in solidarietà e cooperazione, senza primi della classe e senza dover fare il giro d'Europa appunto per andare da Roma a Milano. O i francesi preferiscono vendere Air France all'Alitalia? Sarebbe una buona idea europea, così per andare da Parigi a Nizza si passerebbe per Milano a fare shopping.