Il premio Nobel Paul Krugman ha attaccato pesantemente Kenneth Rogoff e Carmen Reinhart passando rapidamente dalla critica di un errore nelle loro ricerche alla messa in discussione della loro trasparenza accademica.Raghuram Rajan, nuovo governatore centrale indiano a settembre, ha preso le difese di Rogoff e ha parlato di economia paranoica escludendo che si possa fare discorsi seri e quindi accademici se la discussione su una scienza imperfetta come l'economia vine fatta in pubblico. Se cioè non si va più per il sottile ma si usa ogni pretesto per attaccare l'avversario. Nel nostro sistema politico e mediatico italiano l'affermazione di Raghuram non ci fa né caldo né freddo abituati come siamo da almeno venti anni a vedere usare la clava piuttosto del fioretto.
Il punto – secondo Raghuram Rajan – è che il comportamento economico è complesso e variabile in funzione degli individui, del tempo, dei beni e delle diverse culture. I fisici non hanno bisogno di conoscere il comportamento di ogni molecola per predire quello di un gas sotto pressione. Gli economisti non possono essere altrettanto sicuri. In alcune circostanze, le deviazioni nel comportamento individuale si neutralizzano l'una con l'altra, rendendo le masse più prevedibili degli individui. Ma, in altre circostanze, le persone si influenzano a vicenda e la massa diventa un gregge, capeggiato da pochi individui.
Allora perchè Krugman ha attaccato così duramente Rogoff? Perché Rogoff dice che in un paese indebitato l'economia rallenta perchè deve pagare gli interessi sul debito che sono risorse che vengono meno agli invstimenti. Krugman, invece, dice che bisogna fare investimenti pubblici anche indebitandosi per uscire da una recessione. Ecco perché Krugman lo così pesantemente attaccato, perché andava contro quanto lui dice ogni settimana sul suo fortunato blog la coscienza di un liberale sul New York Times.
Krugman in realtà non è più solo un economista accademico, ora fa il giornalista, anzi il polemista contro i repubblicani e ha quindi bisogno di ogni pretesto per andare contro i suoi "nemici" politici. In questo non va troppo per il sottile e usa ogni errore della teoria contraria per attaccarla: anche un foglio excel non correttamente sviluppato.
Non vuole fare dibattito accademico ma dura lotta politica. Al punto che nega che Obama stia riducendo il numero dei dipendenti pubblici e la spesa pubblica per abitante (come ammesso da Laura Tyson, ex consigliere della Casa Bianca) sia diminuita nel suo mandato. Dati che dovrebbero fargli dire una semplice verità: che Obama sta facendo austerità come la Merkel in Europa e lascia alla politica monetaria espansiva il compito di uscire dalla secche. Ma krugman non dice queste cose perché queste cifre, pubbliche, contraddirebbero la sua posizione a favore degli investimenti pubblici contro il taglio delle spese. Questo succede quando da economisti-universitari si diventa economisti-polemisti a caccia di copie e lettori. E' la stampa, bellezza.