Dopo sei anni di recessione la Grecia potrebbe svoltare l' angolo. Ad affermarlo è il gigante del credito svizzero UBS. La banca elvetica si aspetta una contrazione del Pil del 3,9% nel 2013
contro il 4,5% previsto ad inizio anno, mentre per il 2014 stima una crescita del 0,2%, rispetto a precedenti previsioni di crescita piatta.
Cosa è successo dunque per rivedere le stime di crescita greche di UBS? Le ragioni principali per l'aggiornamento sono il Pil del secondo triemstre, migliore del previsto e il miglioramento dei dati di fiducia del business nel terzo trimestre. Inoltre, UBS ritiene che gli squilibri macroeconomici si aggiusteranno ad un ritmo più veloce del previsto. "Il target fiscale della Grecia di agguantare un surplus di bilancio primario sembra essere a portata di mano per il 2013 come pure di raggiungere il pareggio delle partite correnti nel 2013, con un avanzo nel 2014 ", spiega fiducioso il report di UBS. Tuttavia, le prospettive per il processo di aggiustamento dei conti della Grecia resta fragile, concludono gli analisti del gigante svizzero. Ma resta comunque una svolta nei confornti della Grecia non più visto come una caso disperato ma un paese che lentamente sta tornando a mettere i conti in ordine e a recuperare la competitività perduta a prezzo di una svalutazione dei salari e dei prezzi.