Dopo il vertice Slovenia, Croazia e Italia riapre dopo 60 anni un asilo italiano a Zara

A Zara, città dalmata in Croazia,  è stata aperta dopo 60 anni una scuola italiana. Lo riporta la Voce Giuliana con una certa enfasi visto che le scuole italiane furono chiuse a Zara nel 1953.

Questa volta l’impegno è stato del Governo italiano (era presente il viceministro degli Esteri Marta Dassù, a riprova dell'importanza dell'evento) , dell’Unione Italiana e della locale Comunità degli Italiani e dello stesso Comune di Zara che, assieme hanno raggiunto il traguardo dell’apertura di questa scuola per l’infanzia in lingua italiana ma aperta a tutti i bambini e non soltanto a quelli della minoranza italiana. La scuola è stata battezzata con il nome di Pinocchio. Storicamente Zara fu città veneziana fino al Trattato di Campoformio (1797) e una provincia italiana in Dalmazia tra il 1923 e il 1944. La sua targa automobilistica era ZA.

Si tratta di un evento simbolico molto importante che nasce all'interno di una nuova fase di rilancio dei rapporti diplomatici tra Slovenia, Croazia e Italia.  Non a caso  il 22 novembre scorso sempre la vice ministro degli Esteri Marta Dassù ha  ospitato il primo incontro trilaterale fra Italia, Croazia e Slovenia a livello di vice ministri, quale seguito operativo del vertice trilaterale del 12 settembre scorso a Venezia fra capi di governo. Per la Croazia, era presente il vice ministro croato agli Affari Europei, Hrvoje Marušic, per la Slovenia, il segretario di Stato agli Affari Europei, Igor Sencar, accompagnati dalle rispettive delegazioni.
L'incontro, si legge in una nota, ha consentito di passare in rassegna i principali temi europei, soprattutto in vista del Consiglio Europeo di dicembre. Fra le questioni toccate: i Balcani e il processo di allargamento dell'Unione Europea, la costruzione di una comune strategia di difesa e l'aumento della cooperazione nel controllo dei flussi migratori mediterranei.
È stato inoltre discusso lo sviluppo della Strategia Ue per la Macro Regione Adriatico – Ionica.
L'incontro trilaterale è servito ad istituire il Gruppo di lavoro trilaterale su infrastrutture ed energia, deciso al passato vertice di Venezia per rafforzare la competitività dell'Alto Adriatico.

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  • Mario |

    Ma come potete pubblicare un commento così offensivo? Questo si ricordi che quelle erano città e case italiane e di italiani.

  • mirna |

    e spero finanziato solo con i soldi degli italiani;
    Durante la Jugoslavija in Istria ed io ne sono testimone il bilinguismo era obligatorio, le scuole e le università per italiani erano in italiano e naturalmente visto che erano una minoranza riconosciuta tutto era a carico dello stato jugoslavo.
    Gli italiani non vollero fare l’ultima guera civile, e i croati quindi si vendicarono togliendo tutti gli finanziamenti publici per qualunche cosa italiana, e fanno bene. Questa scuola di zadar a me non piace. il giornalista potrebbe vedere sul youtube i film “pad italije” e e “okupacija in 27 slika”.
    E chi ha il mare piu bello, pulito e senza spiagge in concessione ai mafiosi e similari, tiè. a proposito, perché vendere le spiagge italiane, che differenza c’è con le “concesioni” che durano dalla fine della guera fino ad oggi……….come è che li chiamno “imprenditori balneari”, gle le ha lasciato il babbo le spiagge…….

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