“Riscopriamo la vera Europa” in un momento decisamente difficile del progetto europeo dove le tensioni nazionalistiche tornano a farsi sentire prepotentemente. Questo in titolo di un incontro, una sorta di “Leopolda” alla milanese voluta dai parlamentari europei del Pd svoltasi sabato 28 novembre a Milano. Divisi per tavoli a cui corrispondeva un argomento specifico (dall’economia alla politica estera, dall’istruzione alla sicurezza, dall’energia al turismo) i parlamentari europei del partito democratico hanno ascoltato una numerosa società civile e l’aria che tira nella città dell’Expo appena terminata sulla attuale situazione dell’Unione europea. Una Ue che sembra passare da una crisi all’altra senza mai chiuderne davvero una definitivamente: crisi dei debiti sovrani e annessa crisi bancaria, crisi dei migranti e ora quella del terrorismo .
“E stata una giornata di lavori molto importante, di dialogo tra gli europarlamentari del Pd, la società civile, gli imprenditori ed gli economisti con più di 400 partecipanti. A partire dal successo di questa manifestazione sarà costruita una formula itinerante per discutere di Europa con il mondo economico, sociale, con esperti e università per realizzare insieme un sistema Paese”, ha dichiarato Patrizia Toia, capo delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo a conclusione dell’iniziativa “Riscopriamo la vera Europa”.
Molti i punti in discussione tra i vari tavoli dei lavori ma fra tutti uno è apparso riscuotere molto interesse tra i partecipanti soprattutto imprenditori; quello del futuro della nostra manifattura, la seconda d’Europa dopo quella tedesca oltre ovviamente al tavolo della politica estera dell’Unione e migrazione diretto da Pier Antonio Panzeri che non ha esitato ad ammettere che ci sono forti tensioni centrifughe tra gli stati europei.
“Sono emersi alcuni aspetti importanti. L’Europa sta vivendo un momento chiave, ci sono molte sfide inerenti gli aspetti economici, l’immigrazione, la politica estera, e l’industria che richiedono più Europa, mentre accade che in questo momento così delicato alcuni Stati si richiudano in se stessi. Noi come delegazione italiana del Partito democratico vogliamo riportare il dibattito in Italia”, ha affermato Patrizia Toia.
“Durante questa giornata è emerso che l’Europa va completata nella sua costruzione, nella governance e noi vogliamo metterci i nostri ‘mattoni’, farla come diciamo noi. Oggi si è discusso di politica estera, di riforme per una maggiore unità dell’Europa, di sistema industriale che deve andare verso un’industria 4.0 con il digitale del manifatturiero per essere più competitivi”, ha detto il parlamentare europeo Toia. Un punto importante della giornata di discussioni.
Alcuni dei partecipanti al congresso hanno chiesto che la Commissione europea faccia uno sforzo maggiore per facilitare la digitalizzazione dei sistemi produttivi e di controllo della nostra manifattura magari fornendo una piattaforma aperta che sia utile soprattutto alle Pmi. Molti, tra cui il professore del Politecnico di Milano Alfonso Fuggetta, hanno ribadito l’importanza di avere la banda larga estesa in tutto il territorio nazionale e di puntare sui crediti di imposta per finanziare la ricerca perché un sistema certo che permette alle aziende di poter scegliere i partner migliori sul mercato.
Oggi l’Italia contribuisce al 14% del bilancio europeo ma ne riesce ad usare solo l’8%; fortunatamente sui fondi per la manifattura questa soglia passa al 13%. Maurizio Gattiglio della European factory of the future, ha messo l’accento sul pericolo che i ritardi digitali colpiscano non solo gli individui ma anche le aziende italiane rispetto a quelle di altri partner europei più avanzati come ad esempio Germania ed Olanda. Una recente ricerca sul tema della società di consulenza Roland Berger non ci vede eccellere.
“Comunque è importante difendere le nostre specificità e quindi abbiamo parlato di made in, di turismo, di istruzione che formi i cittadini europei e di un uso più efficace dei fondi strutturali. Oggi sono stati affrontati anche temi nuovi come l’economia circolare, la sharing economy e il cambiamento energetico” ha continuato Toia in vista anche del summmit sul clima di Parigi.
“Su tutti questi temi abbiamo fatto una fabbrica di idee ascoltando i contributi di interlocutori qualificati. In questo modo noi daremo il nostro contributo affinché le scelte dell’Europa siano impregnate del contributo italiano. Noi vogliamo essere protagonisti dell’Europa, non comprimari e non destinatari” ha concluso l’onorevole Patrizia Toia.
All’incontro ha partecipato Maria Joao Rodrigues vice presidente del gruppo S&D, il più numeroso in Europa. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo degli europarlamentari Brando Benifei (politiche sociali), Silvia Costa (istruzione), Nicola Danti (made in e consumatori), Isabella De Monte (turismo), Alessia Mosca (commercio) , Pier Antonio Panzeri (politica estera) , Massimo Paolucci (economia circolare e nuovi modelli di sviluppo), Renato Soru (Europa digitale), Daniele Viotti (sharing economy) , Flavio Zanonato (energia), che hanno coordinato i tavoli durante la giornata di lavoro.