Grexit è una parola da usare (come Brexit) con molta, molta cautela. Ma il presidente della Repubblica ceca Milos Zeman non ha usato molta prudenza e così ha combinato un pasticcio diplomatico dagli esiti ancora incerti tra la Grecia e la Repubblica Ceca, che per ora non è membro euro. A scatenare l’incendio sono state le dichiarazioni provocatorie fatte contro la Grecia dal presidente ceco Milos Zeman in un momento in cui evidentemente cercava facile popolarità tra i contribuenti cechi. .
Parlando con l’agenzia di stampa slovacca TASR il 15 dicembre scorso, il capo dello Stato ceco ha detto che era “estremamente deluso che i negoziati di questa estate tra Grecia e creditori non avessero portato all’uscita della Grecia dalla zona euro (Grexit), anche se sembrava ormai tutto possibile.” Inoltre il presidente ceco, che sembra voler prendere il posto dei finlandesi (che ora, dopo aver chiesto di sequestrare il Partenenone come garanzia sono loro a pensare di uscire dall’euro e a raccogliere firme per discutere la questione in Parlamento) ha recentemente espresso la sua delusione “perché la Grecia non è ancora uscita dall’Eurozona”. Come a dire che se la Grecia non esce, noi non entriamo in un club simile.
Come conseguenza di queste incaute dichiarazioni dai toni incendiari di Zeman, il ministero degli Esteri greco ha ricordato che Atene ai tempi ha aiutato e sostenuto l’ingresso dei cechi nell’Unione europea e ha ordinato al suo ambasciatore presso la Repubblica ceca di tornare ad Atene “per consultazioni”, come si usa dire in questa occasioni in linguaggio diplomatico.