L’ambizioso piano industriale della Turkish Airlines è stato colpito al cuore dall’instabilità geopolitica della Turchia. La compagnia aerea turca, una volta astro nascente del settore aeronautico, ha accusato la sua prima perdita annuale dal 2000, a causa degli attacchi terroristici, le conseguenze di un fallito colpo di Stato e una disputa diplomatica ed economica con la Russia, poi superata. Tutti elementi che hanno però inferto un duro colpo alle sue operazioni l’anno scorso e ai suoi progetti di sviluppo. La perdita netta della compagnia aerea di bandiera turca nel 2016 è stata di 47 milioni di lire (13 milioni di dollari) rispetto a un utile di 3 miliardi di lire dell’anno precedente. Gli sforzi della compagnia area per recuperare il terreno perduto sono stati vanificati da una serie di attentati e una politica di scontro con le opposizioni interne al paese e i maggiori partner. Alla fine è mancato all’appello il 30% dei turisti dell’anno precedente. Comunque il numero di passeggeri della Turkish Airlines è salito del 2,5% toccando i 62,8 milioni di viaggiatori nel 2016, anche se l’obiettivo originario era di un incremento del 18%.
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