Il Fondo monetario internazionale ha elencato i cinque punti “smart” a cui una politica di bilancio dovrebbe attenersi. Il primo è che la politica di bilancio dovrebbe essere controciclica, cioè mettere fieno in cascina nei tempi buoni da usare nei tempi di magra. Insomma niente di più di un consiglio di buon senso di una buon padre di famiglia. Il secondo consiglio è che la politica di bilancio deve essere amica della crescita, cioè favorirla e non deprimerla. Il terzo elemento deve essere quello di promuovere l’inclusione sociale cioè favorire la riduzione delle ineguaglianze di reddito con politiche ridistributive. Il quarto suggerimento riguarda la capacità di avere anche una forte capacità amministrativa di raccogliere le imposte senza le quali non si abbassa il debito e si contrasta il deficit. Infine il quinto consiglio riguarda la necessità che la politica fiscale debba essere prudente. Perché? Perché la crisi finanziaria globale ha mostrato che le finanze pubbliche sono esposte a grandi rischi spesso sottovalutati. I salvataggi delle banche e una profonda crisi economica hanno spinto il debito pubblico nelle economie avanzate a livelli senza precedenti in tempo di pace. Per questi motivi bisogna essere prudenti e non sperperare le esigue risorse.
Sembrano consigli banali ma non lo sono affatto. Provate a verificare chi li mette davvero in pratica e scoprirete che sono davvero pochi i governi in linea.