C’è chi vuole uscire e chi vuole entrare. “Vogliamo entrare nell’euro”, ha detto il primo ministro della Croazia Andrej Plenkovic.
“Non vogliamo dire la data esatta, ma vogliamo diventare membro della zona euro in due mandati governativi in carica”, ha detto Plenkovic nel corso di una conferenza dedicata all’introduzione dell’euro in Croazia come riporta la Bloomberg.
Il governo di centro-destra è giunto al potere un anno fa. Plenkovic ha dichiarato che la Croazia vuole entrare nel meccanismo europeo dei tassi di cambio II (ERM-2) entro i prossimi tre anni, prima che il paese prenda la presidenza dell’Unione europea nel 2020.
I paesi dell’UE devono prima adottareo l’ERM II, un meccanismo che assicurare la stabilità valutaria prima di entrare nell’area dell’euro.La banca centrale croata, usa una banda di fluttuazione variabile per la Kuna, approssimativamente tra i 7,3 e i 7,7 per euro, talvolta intervenendo a volte sul tasso di cambio locale.
La sfida principale della Croazia prima dell’adozione dell’euro dovrebbe essere la riduzione del debito pubblico che è leggermente superiore all’80% del Prodotto interno lordo. “Il nostro obiettivo è quello di ridurre il debito pubblico al 72 per cento del Pil entro il 2020 … Stiamo realizzando un importante consolidamento fiscale e quest’anno il deficit di bilancio sarà ancora più basso di quello 0,9 per cento del Pil dello scorso anno”, ha detto Plenkovic. Basterà? E come si comporterà il nuovo governo tedesco con i liberali di Christian Lindner nella stanza dei bottoni e forse addirittura nel dicastero delle Finanze di fronte a questa nuova richiesta di adesione di un paese potenzialmente a rischio?