La Bce invece di aspettare i downgrading all’orizzonte delle quattro agenzie di rating più importanti (Moody’s, S&P, Fitch e Dbrs, tre americane e una canadese, nessuna europea nella lista chissà perché) gioca d’anticipo per evitare il fuorigioco di alcuni titoli obbligazionari abbassando fino a settembre 2021 i requisiti minimi di qualità del credito per le attività accettate come collaterali. Una mossa difensiva e lungimirante che salva dalle conseguenze di eventuali declassamenti (molto probabili vista la recessione globale prevista dal Fmi) in vista sul corretto funzionamento del credito. Lo ha stabilito il 22 aprile il Consiglio direttivo dell’Eurotower che ha adottato “misure di temporanee per mitigare l’effetto sulla disponibilità di collaterali di possibili declassamenti del rating a causa delle ricadute economiche dell’emergenza coronavirus”.
Queste scelte rivoluzionarie, sottolinea la Bce, “mirano a garantire che le banche dispongano di risorse sufficienti da poter mobilitare come garanzie per partecipare alle operazioni di finanziamento e continuare a fornire finanziamenti a l’economia dell’euroarea”. In qualche modo la mossa era stata anticipata con l’accettazione come collaterali dei bond greci ancora sotto l’investment grade. Ma in tempi difficili occorre modificare i regolamenti pensati per i giorni normali. In particolare il Consiglio direttivo dell’Eurotower ha deciso che i pacchetti di collaterali che rispettavano il rating ‘investment grade’ pari a BBB- finora rimangano validi “anche se il loro rating scendera’ di due livelli sotto l’attuale richiesta di qualità di credito minima dell’eurosistema”.
Vista l’importanza del passo a spiegare i motivi del cambio di marcia sono entrati in campo con un blog https://www.ecb.europa.eu/press/blog/date/2020/html/ecb.blog200422~244d933f86.en.html addirittura Luis de Guindos, Vice-Presidente spagnolo della Bce e Isabel Schnabel, membro esecutivo tedesco del board della Bce. I due pesi massimi della Bce affermano: “Le misure di allentamento collaterale servono a tre obiettivi primari. In primo luogo, agendo prontamente e con decisione, il Consiglio direttivo adotta misure preventive per evitare una situazione in cui le banche subiscono una grave carenza di garanzie ammissibili. In secondo luogo, consentendo un margine di manovra integrato nell’applicazione del quadro rivisto a livello delle banche centrali nazionali, le nostre misure di allentamento collaterale aggiungono una sostanziale flessibilità dal punto di vista della gestione del rischio. In terzo luogo, e soprattutto, le misure contrastano gli effetti negativi di feedback prociclici che potrebbero emergere a causa della ridotta disponibilità di garanzie, pur contenendo l’accumulo di rischi aggiuntivi sul nostro bilancio”. Una mossa importante che ristabilisce la libertà di manovra necessaria alla politica monetaria in frangenti economici così drammatici.